lunedì 25 aprile 2016

Due scuole licatesi adottano Il giorno della cilecca

Due scuole di Licata adottano il romanzo Mafia ridens (ovvero il giorno della cilecca) per progetti di legalità. Si tratta del laboratorio teatrale "Palcoscenico" dell'associazione culturale "Il Dilemma". E della scuola media "De Pasquali". A confermarlo telefonicamente all'autore, Raimondo Moncada, è stata la direttrice del laboratorio teatrale, la regista e attrice Luisa Biondi. 
Alcuni brani del libro, pubblicato da Dario Flaccovio Editore, saranno messi in scena in due distinte occasioni al teatro Re Grillo di Licata: il 26 aprile e il 23 maggio. 















Il 26 aprile saranno gli allievi del laboratorio teatrale "Palcoscenico", diretto da Luisa Biondi, a esibirsi durante il convegno sui beni confiscati alla criminalità organizzata promosso dall'associazione "A testa alta" ("Confiscati e abbandonati: dalla denuncia alla proposta"). Inizio ore 18. Sono previsti gli interventi del magistrato Salvatore Vella, del direttore del giornale Grandangolo Franco Castaldo, del direttore di Telejato Pino Maniaci, del giornalista de La Sicilia Fabio Russello, del presidente della cooperativa "Rosario Livatino" di Naro Giovanni Lo Iacono, del presidente della cooperativa "Lavoro e non solo" di Corleone Calogero Parisi. 

















Il 23 maggio l'occasione sarà la Giornata nazionale della Legalità organizzata a Licata dall'associazione Il Dilemma col patrocinio del Comune. Dalle dieci del mattino alle dieci di sera, al teatro Re Grillo si alterneranno performance teatrali di bambini e ragazzi di scuole di ogni ordine e grado, con due spettacoli finali del laboratorio teatrale de Il Dilemma.


Nella giornata della legalità, si esibiranno anche i ragazzi di una classe della scuola media "De Pasquali". Daranno il proprio contributo con un pezzo tratto dal romanzo Mafia ridens che da settimane studiano. La classe è seguita dalle insegnanti Ilaria Ferraro e Grazia Macrì. 
"Il libro è vivo, originale, e suscita tanto interesse e curiosità tra i ragazzi", dice Luisa Biondi che consiglia l'adozione di Mafia ridens a scuola.  

giovedì 14 aprile 2016

Lezioni di Mafia ridens in una scuola

Mi arriva all’orecchio… solo in uno… l’altro orecchio non ci sente o non ci vuole sentire… Una zanzara mi sussurra: una scuola siciliana ha in mano il libro Mafia ridens (ovvero il giorno della cilecca) e lo sta studiando con una sua classe.
Per farne che? Quando? Dove? Con chi? Che tipo di studio?  
Quante domande! Quanta curiosità! 
È solo quella scuola che ha in mano Mafia ridens? Oppure c’è qualche altra istituzione che, con un colpo di mano, sta battendo pagina dopo pagina del Giorno della cilecca?   

Ho bisogno di conferme, non solo di indiscrezioni che ti ronzano nell’orecchio.
Bello, comunque. Solo l’indiscrezione ti inorgoglisce. Non è da tutti finire in una scuola ed essere studiato. 
A pensarci bene, mi basta solo l’indiscrezione. Un onore.   
Ci sono stato a scuola, dall’asilo a salire. La scuola è luogo di conoscenza,  ragionamento, esercizio, apprendimento, presa di coscienza, critica, scambio, elaborazione, proposta, stimolazione di cervelli, maturazione, crescita. E tutto ciò aumenta di potere se al centro di una classe motivata si pone un insegnante appassionatamente illuminato. 

Che bello! Non ci posso pensare. Già solo l’idea mi mette i brividi (grazie, amica zanzara!). 
Lo vedo… lo immagino… una tua creatura sotto la lente di ingrandimento di studenti e professori. Mi fa tornare indietro di non so quanti anni (per la verità lo so, ma non lo dico) quando, da studente, dietro un banco scarabocchiato, studiavo io altri che avevano detto qualcosa di importante, scoperto qualcosa di sensazionale, scritto qualcosa di stratosferico, messo qualcosa di quadrato sopra l’ipotenusa o sopra i cateteri (cateteri?). E tutti questi personaggi, con i loro nomi e le loro storie, nella mia piccola testa si presentavano con una testa enorme. Ed è proprio questa, eventualmente, la straordinarietà della cosa, se tutta la cosa dovesse essere confermata da fatti, eventi, manifestazioni, voci che parlano, interpretano, esprimono emozioni, suscitano ragionamenti con l’arma dell’ironia.   

Bello! Bello! Tutto bello! Un ritorno a scuola, non più come studente. 
Le indiscrezioni, da sole, ti fanno volare. Viva le zanzare! 

Raimondo Moncada