Fa un certo
effetto entrare in una libreria per ordinare un saggio e non vedere più il tuo libro
tra gli scaffali. Ma che è successo? Appena qualche settimana fa ti ho visto
con i miei occhi, bello, in vetrina, pavoneggiarti con la tua copertina
sorridente.
E perché ora non
ci sei più?
Lo chiedo al
libraio. Lo chiedo quasi risentito. Ti scappa forse un tono da rimprovero,
anche se involontario. Vuoi solo esprimere un sentimento di dispiacere.
-
Mi scusi. Ma… non vedo Mafia ridens.
La risposta del
libraio ti agghiaccia, ti gela il sangue come il liquido da quattro soldi nel
radiatore della tua auto in queste giornate di merla. E rimani immobile come l’auto
col radiatore ghiacciato. E rimani afasico come l’auto che non ne vuol più
sapere di partire. Non a caso sono giornate di merla. Ti si spegne ogni voglia
di controbattere al libraio già prima che il pensiero raggiunga il diaframma, il
respiro si trasformi in suono e la bocca muti il suono in parola articolata.
-
È finito. Le copie che avevo le ho vendute tutte. Ne ho
ordinate ancora, non si preoccupi. Aspetto solo il distributore.
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