Mafia ridens, Giancarlo Macaluso: divertente giostra di invenzioni
“Fare ridere parlando di mafia – dice Giancarlo Macaluso – non è facile. Moncada ci riesce calibrando per bene la lingua, che diventa una giostra di invenzioni: storpia parole, crea sonorità, impiatta equivoci di significanza. E, naturalmente, essendo un romanzo umoristico ci sono tutti gli ingredienti classici: dal grottesco, all’inverosimiglianza, all’iperbole”. E' il commento del giornalista Giancarlo Macaluso al romanzo umoristico di Raimondo Moncada “Mafia ridens. Ovvero il giorno dellacilecca”. La recensione è stata pubblicata sulle pagine culturali del Giornale di Sicilia con il titolo: Una mafia tutta da ridere facendo il verso al “Padrino”.
Mafia ridens, Gazzetta del Sud: "Esilarante e grottesco"
“Mafia
ridens (ovvero il giorno della cilecca) è
un romanzo umoristico di sciasciana memoria, di quelli che ti spingono a
leggere le pagine tutte d’un fiato, grazie alla grande abilità dello scrittore
e giornalista agrigentino Raimondo Moncada, che con un
linguaggio semplice e coinvolgente traccia sapientemente la figura del giovane
che si ispira al Marlon Brando Corleone con tanto di rito di iniziazione”.
È quanto scrive Laura Simoncini in una recensione pubblicata sulla Gazzetta
del Sud, storico quotidiano di informazione del Mezzogiorno, della Sicilia
e della Calabria.
Una
lettura attenta, divertita, meticolosa, che mette in risalto l’originalità
dell’opera pubblicata da Dario
Flaccovio Editore.
La
recensione si apre con una domanda: “Si può diventare il mafioso più
spietato che la storia ‘spietata della mafia abbia mai conosciuto?
Probabilmente sì, ma in modo grottesco ed esilarante, specie se a incarnare il
boss più potente è Calogerino”.
Laura
Simoncini sulla Gazzetta del Sud parla di don Lillo, il protagonista, completamente
rimbecillito dalla tv, dai genitori, dalla mancanza di vita sociale. E si
sofferma a lungo sulle sue disavventure. “E così – conclude la giornalista – il mafioso don Lillo invece di
mostrare la parte più spietata di sé, fa solo ridere mettendo in luce ‘gesta
esecrabili di una comicità scoppiettante, a tratti surreale, poetica e
commovente’ che porterà il lettore a una profonda riflessione sulla condizione
umana”.
Una sana risata per seppellire nel ridicolo la mentalità mafiosa
“Mafia ridens rappresenta quella sana risata che seppellirà di ridicolo la mentalità mafiosa che ancora serpeggia dalle nostre parti”. È quanto scrive Enzo Alessi nella sua recensione al romanzo umoristico “Mafia Ridens (ovvero il giorno della cilecca)” di Raimondo Moncada pubblicato dalla Dario Flaccovio Editore . Il commento è stato pubblicato nel numero 46 di Grandangolo (novembre 2013), il settimanale diretto dal giornalista Franco Castaldo.
"Il racconto - scrive Alessi - si snoda in vicende surreali che suscitano ilarità e pietà. In evidenza la sottile ironia dell’autore, la sua facilità nel creare personaggi e situazioni. L’aver fatto teatro serve, così come serve a Camilleri nei dialoghi. Testo da leggere".
Il sito di Palermo: "Un libro divertente che fa ridere i lettori"
“Un libro
divertente, con un protagonista che fa sorridere i lettori”. Il giudizio è
di Alberto Samonà nella recensione al romanzo
umoristico “Mafia
ridens (ovvero il giorno della Cilecca” pubblicata sul giornale “Il
sito di Palermo”. Il titolo della recensione è “Mafia
ridens, ovvero come scherzare su Cosa Nostra senza mitizzarla”.
“Si può scherzare anche su
"Cosa nostra" - dice Alberto Samonà - senza,
per questo, mitizzarla. Lo fa Raimondo Moncada nel suo
romanzo "Mafia
ridens", fresco di stampa per Dario
Flaccovio Editore. Con piglio umoristico, l’autore racconta
l’aspirazione al ruolo di boss del “bamboccione” Calogerino, deciso a piazzarsi
al vertice di una cosca
fai-da-te. Calogerino, in realtà, è il classico quarantenne imbranato, drogato
di televisione fino all'inverosimile, che coltiva imprese improbabili, se non
impossibili. E impossibile, infatti, è diventare un delinquente credibile, per
chi, come lui, finisce per essere invece il protagonista di vicende che
faranno sorridere i lettori, grazie a una narrazione leggera e
allegra. Il don Vito Corleone a cui Calogerino si ispira sarà, piuttosto,
un don
Vito pasticcione”.
"Si ride dalla prima fin quasi all'ultima pagina"
“Si ride dalla prima fin quasi all'ultima pagina. Un libro che sa coniugare una comicità esilarante a un fondo umano e dolente”. È quanto scrive la scrittrice e poetessa Angela Mancuso del romanzo umoristico diRaimondoMoncada “Mafia ridens (ovvero il giorno della cilecca)” pubblicato dalla DarioFlaccovio Editore.
“Nelle pagine finali, - dice la Mancuso - dopo che il lettore è stato trascinato per buona parte del libro da una giostra di battute spassosissime, doppi sensi ed equivoci farseschi dal ritmo incalzante, scopre il lato dolente di una vicenda che è tutta dell'uomo moderno, e gioisce commosso al riscatto morale del personaggio”.
"Un libro che regala allegria in ogni pagina"
“Un libro che regala allegria dalla prima all'ultima pagina!” E’ quanto scrive Elettra Curto, architetto e nota conduttrice televisiva, sul romanzo umoristico “Mafia ridens (ovvero il giorno della cilecca)” opera di Raimondo Moncada pubblicata da Dario Flaccovio Editore.
"La storia di Calogerino che per "essere qualcuno" decide in maniera maldestra di diventare mafioso, - è l'opinione di Elettra Curto - è ricca di episodi esilaranti e paradossali che ti spingono a leggerla tutta d'un fiato. Il suo compagno di viaggio in questa strana avventura, Pasqualino, è decisamente all'altezza della situazione. Insieme i due ne combineranno di tutti i colori. Tra una risata e l'altra, l'autore, riesce a dipingere luoghi e tradizioni tipiche siciliane e porta a riflettere sul ruolo che mass media e politica hanno nei confronti dei giovani e dei meno giovani..... 142 pagine che regalano allegria e non stancano nemmeno per un attimo! Da leggere sotto l'albero di Natale e tutte le volte che si ha voglia di fare un viaggio ideale in una Sicilia comica e divertente insieme a due quarantenni bamboccioni!”
"Non si può fare a meno di leggerlo"
Ha scampoli di pagine ancora tra i denti. È
un divoratore di libri. Ne butta giù in media tre a settimana, senza neanche
sputare la copertina. All’anno
ne ingoia più di cento.
Sicilia on Press: "Incanta il lettore"
"Non si può fare a meno di leggerlo"
“Non potete fare ameno di leggerlo!”. L'esplicito muto
riferimento è all’ultimo romanzo umoristico di Raimondo Moncada “Mafiaridens(ovvero il giorno della cilecca)”. Il giudizio è stato formulato da Lino
Giusti, fior di umorista siciliano, fondatore del portale Crepapelle.
”Non potete vare a meno di leggerlo!!! – scrive Lino Giusti proprio su Crepapelle -.
Lasciatevelo dire da un campeggiatore che di umorismo se ne in tende: la
battuta del libro ‘è uno scapolone incallito. Non nel senso di avere i duroni
nelle parti intime ...’ da sola vale i 12 Euri che ho speso per acquistare
questo bestia seller”.
"Lo strapotere taumaturgico del riso"
"Lo strapotere taumaturgico del riso"
Aurelio Elio Quartararo, questo il suo nome, divora
per passione. Tra i suoi ultimi libri c'è il romanzo umoristico "MafiaRidens (ovvero il giorno della cilecca)".
Dopo averlo
divorato e digerito, Aurelio Elio Quartararo ha scritto su Facebook un giudizio
spietato:
“Il libro sul comodino. Mafia ridens (ovvero ilgiorno della cilecca) di Raimondo Moncada. Un sapiente uso delle parole, scardinate e riassemblate con abile ironia. Ogni battuta segue le leggi della balistica, dove il gioco di parole ha un suo attrito e una forza di gravità filosofica che si congiunge con lo strapotere nobile e taumaturgico del riso”.
"Ridere per prenderne le distanze"
“Il libro sul comodino. Mafia ridens (ovvero ilgiorno della cilecca) di Raimondo Moncada. Un sapiente uso delle parole, scardinate e riassemblate con abile ironia. Ogni battuta segue le leggi della balistica, dove il gioco di parole ha un suo attrito e una forza di gravità filosofica che si congiunge con lo strapotere nobile e taumaturgico del riso”.
"Ridere per prenderne le distanze"
“Ci sono tanti aspetti
divertenti: il gioco di parole, la presa in giro dei preconcetti, la commedia
degli equivoci, il modello raffazzonato di personaggi spassosi quanto
improbabili”. Sono parole del giornalista Massimo D’Antoni, pronunciate nel
corso della presentazione del romanzo umoristico “Mafia Ridens (ovvero ilgiorno della cilecca)”, al Carnevale di Sciacca 2014.
“Diventa esilarante nel libro – ha detto Massimo
D’Antoni – il tentativo di pretendere il pizzo finendo col pagare chi si voleva
taglieggiare. Ed è divertentissimo il ‘briefing’ durante il quale i due
protagonisti, Calogerino e Pasqualino, studiano le varie ipotesi di attività
illecita da compiere”.
“Il protagonista
del romanzo è un pazzo ben poco naif – ha spiegato D’Antoni – in possesso
dell’indole tipica di chi probabilmente fa il fesso per non pagare le tasse. E
a scanso d’equivoci l'autore ne vezzeggia il nome. Non Calogero, ché uno
rischierebbe di non capire, ma Calogerino che, dopo aver visto il film ‘Il
Padrino’, si invaghisce del fascino di Marlon Brando e attribuisce alla mafia,
ma essenzialmente alla paura che della mafia la gente ha, il suo modello di
riscatto da anni di oblio, con un’anima assolutamente corrotta dalla
televisione e da una inoperosità organizzata in modo scientifico. Calogerino è
stanco di essere preso in giro e pretende il rispetto dovuto. Perfino i suoi
genitori lo scherniscono. E lui vuol diventare mafioso perché così gli altri lo
temeranno”.
Sicilia on Press: "Incanta il lettore"
Un libro umoristico lo devi saper leggere, dentro la parola, sopra e sotto le righe, trovando anche altri significati, quei significati non visibili a occhio nudo. Grazie allo scrittore siciliano Antonio Fragapane per la sua splendida lettura e recensione sul giornale “Sicilia on Press” del romanzo Mafia ridens (ovvero il giorno della cilecca): sentita, calzante, competente.
Scrive Antonio Fragapane: "Il registro narrativo usato da Moncada incanta il lettore e lo trascina pagina dopo pagina – quasi senza respiro – in un vortice dalla potente valenza satirica, che smaschera luoghi comuni e sberleffa tic tipici degli ambienti della criminalità. Si ride, e molto anche, ma allo stesso tempo la sensazione d’amaro in bocca fa capolino dietro ogni capitolo. L’autore, per sua stessa ammissione, utilizza l’ironia come una lente di ingrandimento che permetta di esaminare la realtà quotidiana cogliendone quei particolari che “a occhio nudo” non si potrebbero riconoscere. Imperdibile è il capitolo Il pizzo pazzo, una brillante sequenza linguistica costituita quasi interamente da un vero e proprio scioglilingua lungo dieci pagine”.
Il LINK per leggere l'intera recensione su Sicilia On Press
Michele Barbera: "Non-sense ironico e graffiante"
Michele Barbera: "Non-sense ironico e graffiante"
“La vis comica di Raimondo non risparmia i luoghi
comuni che affliggono quel sostrato popolar-culturale su cui si è innestata la
mala pianta del “padrinismo”, della volontà di potenza che diventa al suo
ultimo stadio maschera grottesca. Dal rito del “bacio d’onore” sino agli
assurdi ed esilaranti tentativi di estorsione (“pizzo pazzo”), usura e
all’immancabile pentimento (oneroso), con il conseguente e tragicomico cambio
di identità, Moncada, ed il lettore con lui, assiste ad una strana
metamorfosi-evoluzione dei protagonisti tra illusione, delusione e
ostinata e conclamata incapacità”.
Lo scrive lo scrittore Michele Barbera in una
recensione sul proprio blog. “Nella sua successione di gag, lazzi teatrali,
scene surreali e violenze patetiche, - prosegue - Mafia Ridens è lo specchio
deformato e deformante di una società-mostro, partorita da “mamma-tv”, capace
di clonare ologrammi in negativo, trame esistenziali in cui la finzione si
mescola alla realtà in un “non-sense”, ironico e graffiante”.
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