martedì 5 gennaio 2016

Michele Barbera su Mafia ridens: "Un non-sense ironico e graffiante"

“Di mafia si può anche ridere. Ce lo insegna con incomparabile arguzia Raimondo Moncada, eccellente araldo della tradizione teatrale comica agrigentina nel suo Mafia Ridens , ovvero il giorno della cilecca”. Inizia così la recensione del libro pubblicato nel novembre del 2013 da Dario Flaccovio Editore firmata dallo scrittore Michele Barbera dal titolo "Il piacere di leggere Mafia ridens"  

“La vis comica di Raimondo – prosegue ancora Michele Barbera – non risparmia i luoghi comuni che affliggono quel sostrato popolar-culturale su cui si è innestata la mala pianta del “padrinismo”, della volontà di potenza che diventa al suo ultimo stadio maschera grottesca. Dal rito del “bacio d’onore” sino agli assurdi ed esilaranti tentativi di estorsione (“pizzo pazzo”), usura e all’immancabile pentimento (oneroso), con il conseguente e tragicomico cambio di identità, Moncada, ed il lettore con lui, assiste ad una strana metamorfosi-evoluzione dei protagonisti  tra illusione, delusione e ostinata e conclamata incapacità".  

"Nella sua successione di gag, lazzi teatrali, scene surreali e violenze patetiche, - prosegue Michele Barbera - Mafia Ridens è lo specchio deformato e deformante di una società-mostro, partorita da “mamma-tv”, capace di clonare ologrammi in negativo, trame esistenziali in cui la finzione si mescola alla realtà in un “non-sense”, ironico e graffiante”.

“Il romanzo – lo definisce Michele Barbera – è il “sorriso triste” del clown che deve ridere anche di se stesso per far ridere gli altri”.


Il LINK per leggere l’intera recensione di Michele Barbera, autore di libri di successo come Il testamento di Vantò e Colpe apparenti (Aulino Editore)

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