giovedì 19 dicembre 2013

Mafia ridens, Gazzetta del Sud: "Si ride e si riflette"

Mafia ridens (ovvero il giorno della cilecca) è un romanzo umoristico di sciasciana memoria, di quelli che ti spingono a leggere le pagine tutte d’un fiato, grazie alla grande abilità dello scrittore e giornalista agrigentino Raimondo Moncada, che con un linguaggio semplice e coinvolgente traccia sapientemente la figura del giovane che si ispira al Marlon Brando Corleone con tanto di rito di iniziazione”. È quanto scrive Laura Simoncini in una recensione pubblicata sulla Gazzetta del Sud, storico quotidiano di informazione del Mezzogiorno, della Sicilia e della Calabria. 

Una lettura attenta, divertita, meticolosa, che mette in risalto l’originalità dell’opera pubblicata da Dario Flaccovio Editore.  

La recensione si apre con una domanda: “Si può diventare il mafioso più spietato che la storia ‘spietata della mafia abbia mai conosciuto? Probabilmente sì, ma in modo grottesco ed esilarante, specie se a incarnare il boss più potente è Calogerino”.

Calogerino, chiamato da alcuni Lillo e da altri Lilla, è il protagonista di Mafia Ridens. È lui che si mette in testa di diventare un boss terribile, di scimmiottare il Marlon Brando del film “Il Padrino” di Francis Ford Coppola, di mettere su un’impresa criminale a cui darà il nome di Babbiu (acronimo che sta per Banda Animata da Brutti, Burloni e Imbranati Uomini).


Laura Simoncini sulla Gazzetta del Sud parla di don Lillo, completamente rimbecillito dalla tv, dai genitori, dalla mancanza di vita sociale. E si sofferma a lungo sulle sue disavventure. “E così – conclude la giornalistail mafioso don Lillo invece di mostrare la parte più spietata di sé, fa solo ridere mettendo in luce ‘gesta esecrabili di una comicità scoppiettante, a tratti surreale, poetica e commovente’ che porterà il lettore a una profonda riflessione sulla condizione umana”.  


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