giovedì 5 dicembre 2013

Una sana risata per seppellire nel ridicolo la mentalità mafiosa

Mafia ridens rappresenta quella sana risata che seppellirà di ridicolo la mentalità mafiosa che ancora serpeggia dalle nostre parti”. È quanto scrive Enzo Alessi nella sua recensione al romanzo umoristico “Mafia Ridens (ovvero il giorno della cilecca)” di Raimondo Moncada pubblicato dalla Dario Flaccovio Editore . Il commento è stato pubblicato nel numero 46 di Grandangolo (novembre 2013), il settimanale diretto dal giornalista Franco Castaldo. 

Ecco di seguito l’intera recensione del libro.

"Giornalista, scrittore, autore teatrale, attore e regista, Raimondo Moncada affida all’ironia i suoi “messaggi”. Ironia liberatrice e profondo atto di libertà. Lo ha già fatto con “Ti tocca anche se ti tocchi”, “ODISSEA, Ulissi, i froci e ‘na troia” e l’opera “Dal Partenone di Atene al Putthanone di Akràgas”.
“Mafiaridens” rappresenta quella sana risata che seppellirà di ridicolo la mentalità mafiosa che ancora serpeggia dalle nostre parti.
Lo scrittore Roland Barthes sosteneva: “Il racconto è come la vita. Ciò che conta è lo slancio pragmatico più che conoscitivo del suo autore verso la sua foce: una rappresentazione della vita che ne sveli la continua stupidità esercitata sul singolo tale da destare una risata che coinvolge l’universale”.
“Mafia ridens” rivela l’atteggiamento disincantato e talvolta venato di amarezza del suo autore. Moncada guarda alle contraddizioni e alla bizzarria dell’uomo, in questo caso del protagonista del romanzo umoristico, Calogerino, che intriso di pane e televisione e “forte” di un’abissale ignoranza, come riscatto sociale pensa di diventare un mafioso spietato e si identifica nel Padrino interpretato da Marlon Brando.
Il racconto si snoda in vicende surreali che suscitano ilarità e pietà.

In evidenza la sottile ironia dell’autore, la sua facilità nel creare personaggi e situazioni. L’aver fatto teatro serve, così come serve a Camilleri nei dialoghi.

Testo da leggere. Spassoso il capitolo dove si descrive il “bacio d’onore”, con un dialogo che è una felicissima pagina teatrale. Pazzesco, ma non troppo, anche il programma elettorale di “don Lillo” che si impegna a pagare le tasse con i risparmi degli stessi cittadini, con l’amore che sarà garantito per legge: ci penserà il personale dei servizi sociali; ai pelosi saranno donate le cerette e ai calvi i peli strappati dalle cerette. E così via. insomma non voglio togliere il piacere di leggere “Mafia ridens (ovvero il giorno della cilecca”". 

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